NON BUTTARE LA TUA CASSAPANCA ROVINATA!

Era una cassapanca da buttare via

Un altro esempio di come, spendendo poco, un vecchio oggetto che la cliente voleva buttare via, sia diventato uno splendido oggetto molto diverso, utilizzato e apprezzato. L’ anno scorso una mia cliente mi fece vedere una cassapanca vecchia, era malmessa, veramente orribile, tenuta per anni in cantina, in abete, con moltissime zone ormai sbriciolate(sopratutto gli angoli del piano), attaccata dai tarli, con una patina orribile. Mi chiese: Vittorio la stò per buttare via, sò che non vale la pena restaurarla come si dovrebbe, a regola d’arte, spenderei troppo, piano da rifare, sverniciarla tutta, falegnameria, trattamento antitarlo, insomma proprio non conviene, lo sò, ma ho voluto fartela vedere. Tu potresti magari darmi un’idea per utilizzarla in altro modo?! La guardai attentamente, era importante nei lineamenti, malridotta, però…mi venne un’idea! Dissi alla cliente…Si potrebbe cercare di fare in modo che l’usura, l’essere cosi’ rovinata, le mancanze, il suo logorio, divenga un valore aggiunto! Come? mi chiese. Dissi… cercando di dare importanza, e mettere in risalto, proprio, queste  mancanze! Io la potrei laccare tutta a mano in un colore chiaro, ocra gialla chiara, avorio per esempio, e poi mettere in risalto tutte le mancanze, evidenziandole! Ma sei sicuro Vittorio che venga un bel lavoro? Le dissi…Lei nel vano scala del Suo condominio non ha messo nulla, la collochi lì, mi creda…starà bene. Glielo assicuro!! Sarà peraltro una spesa molto contenuta e Le dissi cosa avrebbe speso.Mi disse, ok Vittorio, sono curiosa! falla cosi! La portai in bottega, la carteggiai di fino, un trattamento antitarlo atossico e la cominciai a laccare tutta a mano. Alla fine realizzai un filetto di contrasto a foglia d’oro(ma con oro matto,quello più economico). Poi il tocco finale che la trasformò completamente! La anticai tutta; evidenziai col finto sporco tutte le mancanze in modo tale che risultassero come il consumo naturale del colore, della laccatura avorio…Una mano di cera d’api vergine concluse il lavoro. Gliela portai e la misi sul pianerottolo del condominio…Quando la vide resto senza parole, il Suo sorriso era pieno di meraviglia ed il Suo volto si emozionò ringraziandomi…

Le foto dell’intervento le potrete vedere nella galleria Riutilizziamo una cassapanca vecchia

Questo articolo è apparso sul web magazine Noidonne.it

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