Vecchio portone sardo della cantina, in ferro e legno
Irene e Max, dalla Sardegna, mi hanno inviato anche questo portone da cantina, tutto in ferro e legno; la preghiera è stata quella, di tendenza, di non rimuovere i segni, le tracce prodotte dal tempo e dagli U.V, ma di salvarli, trasformarli in manifestazioni e simboli, renderli valore aggiunto, non perseguendo il restauro “perfettino”, senza aggiungere apporti personali, salvando il salvabile con rispetto ed attenzione per la materia e per le trasformazioni che l’hanno interessata. Un restauro disciplinato non empirico che si basa sulla volontà del cliente di conservare tutto, il più possibile.

Un vecchio portone di cantina sardo
L’ho reso attentamente e fedelmente pulito, ho esaltato le sfumature dei vari toni cromatici del colore verde, evidenziato il verde Veronese che era il più presente. Ho lasciato le mancanze di colore e fatto trasparire la venatura del legno dolce sottostante, come la ticchiolatura di ruggine che fà tanto stile industriale e che ci ricorda la spontaneità di un fenomeno naturale che ha come interpreti solo acqua e ferro, che io ho solo reso coerente e compatta. Quella ruggine che io ho solo pulito, l’ho fissata, difesa e portata alla luce.
Il restauro adesso è concepito e richiesto così, esasperatamente conservativo, di mantenimento e tutelare, con un occhio attento alle tendenze o stili imperanti, l’Industrial style, lo stile Dèlabrè e lo stile Rustrial.