Il restauro dei banchi antichi da lavoro e da falegname
Come per i mobili antichi, il restauro di banchi antichi da lavoro può essere praticato in molti modi, ognuno ha la Sua formazione, esperienza, ed abitudini. Partendo dalla mia formazione che è quella del restauro classico conservativo dei mobili antichi, anche per gli antichi banchi da falegname, il rispetto dei segni del tempo, dell’usura, della patina, sono fondamentali. La pulitura del banco antico da falegname è la prima fase, importantissima. Pertanto, aspirazione, profonda detersione del banco da falegname senza sostanze tossiche, senza solventi ne sverniciatori, non una pulizia tossica. Nessun tensioattivo di sintesi, ma solo vegetali, solo sostanze atossiche. Non lavo il banco con l’acqua e la idropulitrice, perchè l’acqua ed il legno non vanno d’accordo. In primis perchè l’umidità crea l’habitat ideale per l’attacco batteriologico da parte di insetti xilofagi (tarlo ed acaro del tarlo). Poi perchè l’acqua è assorbita e si infila fra le microfibre della cellulosa nella parete cellulare del legno, e questa acqua fa si che la parete cellulare si espanda, portando all’ingrossamento del legno con gonfiore ed imbarcamento, cioè curvatura delle tavole. Proseguo con una potentissima disinfezione del banco da lavoro rimuovendo tracce di terra, vernice, smalti, grassi, aiutandomi con il bisturi ed utilizzando sostanze disinfettanti per ridurre la presenza di agenti patogeni, distruggendone o inattivandone una quota rilevante. Eseguo il trattamento antitarlo e antiacaro del tarlo atossico( Presidio Medico Chirurgico). Poi ancora la deodorazione del banco, fase importantissima! Non si può tenere in casa, magari in cucina, un banco da lavoro che puzza di olio combustibile o di grasso. A questo aspetto attribuisco, dati i casi vissuti da miei clienti ed a me raccontati, una assoluta importanza e lo garantisco per tutti i banchi da me venduti o restaurati! Sgrassare, sgrassare ed ancora sgrassare, soprattutto se si tratta di un bancone da lavoro che proviene da un’officina. Poi falegnameria rifacendo le parti rotte o mancanti, ma con la stessa essenza e non cambiando parti se si possono salvare quelle coeve. Allungamenti delle gambe. Lisciatura senza abrasivi a grana grossa, nè levigatrici, solo manualmente. Nessun impregnante! Le parti metalliche non le carteggio e non rimuovo l’ossidazione cioè la ruggine. Le pulisco, fisso la ruggine, ma non la tolgo, il banco antico non deve diventare…nuovo. Non vernicio le parti metalliche, battute e fucinate, con vernici metalliche o micalizzate. Due finiture, solo a pennello, con la gommalacca prima, poi una seconda ad acqua trasparente opaca in più mani. Dimenticavo, tanto, tanto olio di gomito che non si compra e tanto amore per il restauro di antichi banchi da falegname.