Era l’antico portone esterno di una cantina in una antica casa del ‘ 600. In origine ancora prima, la casa era un monastero nel quale si dice fosse presente anche un pozzo rasoio. Non era molto credibile ai più, che divenisse un bell’oggetto dopo il restauro per il suo stato di conservazione. Sentivo però che poteva divenire una bella porta interna di un bagno. Io immaginavo, vedevo e percepivo ciò che c’era dietro. Sotto all’usura, allo sporco, ai solchi di questo portone, c’era un carattere forte, materico e sarebbe divenuto affascinante. Era ancora importante, aveva personalità, proporzione e un vissuto che urlava la Sua voglia di tornare a essere vitale.
Chissà quanto sarà costato il restauro
Voglio donarvi un segreto. E’ nellaporta vecchia o antica di recupero da buttare, consumata, logorata, distrutta e pertanto trascurata dagli altri, che possiamo trovare il raro, il bello nascosto. In queste porte e portoni così usurati risiede l’armonia nascosta. Quella che ci consente di personalizzare le nostre case. E ricordate, personalizzare significa arredare. Il restauro non fu costoso. Non fu più caro del prezzo di un portone nuovo, con la sola differenza che questo è unico. Non teme confronti con altre porte interne in termini di arredamento d’interni. E se è scontato arredi elegantemente interni classici, lo è ancora di più soprattutto in interni moderni di tendenza, minimalisti, industrial style e rustrial dove col contrasto l’ambiente vola.
Appena portato in laboratorio questo portone antico, era così; pieno e ricoperto di polvere secolare di colore bianco. Il colore del legno non era più visibile, ma sotto alla sporco c'era il castagno selvatico e sapevo che sarebbe emerso...
Solchi, fessure profonde, mancanze inimmaginabili, lo rendevano rustico e povero, ma anche affascinante.
Alla meglio, un contadino era intervenuto rifacendo la zoccolatura del portone sicuramente consumato dall'acqua visto che era a contatto con la terra.
Il portone antico in castagno prima della sua pulizia.
Sì, mai visto vero? Uno zoccolo più alto dell'altro, diversi tra loro! Ed io ho voluto rispettare questa differenza, non sostituirli ne pareggiarli per renderli più uguali.
Questo è uno dei battenti del portone antico durante gli interventi massicci di falegnameria.
Come potete vedere l'allungamento ha previsto il seguire l'irregolarità dei due battenti e non segarli per pareggiarli.
Dopo mille interventi, dallo spostamento delle piane, al loro fissaggio con i chiodi fatti a mano, agli interventi di falegnameria, il portone sta riassumendo la sua personalità e veste, di bella porta antica.
Vista posteriore dalla quale è possibile vedere, ma non troppo, gli interventi, tipo per esempio l'intervento di allungamento. Gli interventi non vanno nascosti o celati del tutto, devono essere visibili senza infastidire l'occhio. Il portone è pronto e diverrà porta di un bagno.
Vista frontale del portone antico finito a gommalacca e cera d'api. Faccio notare che ho voluto mantenere con rispetto la semplicità, evitare il "perfettismo", lasciare quel senso di precarietà, di provvisorietà, non chiudendo tutte le fessure, solo alcune, altre no. Ho volutamente realizzato qualche macchia ad arte, alcune bianche piccole e delle colature con la gommalacca, per rimuovere il senso dell'appena finito e del precisino, che guasterebbe in un oggetto del genere.
Questa è l'originale ed autentica maniglia di questo portone seicentesco.